Nuova Cannondale Synapse: più comoda e sicura con il sistema SmartSense

2022-09-24 03:51:27 By : Mr. Frank Liang

E’ stata svelata oggi la nuova Cannondale Synapse 2022, ovvero l’ultima versione di una delle bici endurance più note, che fece la sua prima apparizione sul mercato oltre 15 anni fa. La nuova Synapse presenta diverse novità e ha un’indole ancora più orientata al comfort e al piacere di pedalare sulle lunghe distanze rispetto al modello precedente.

Sono cambiate le forme delle tubazioni e del telaio, sono state riviste le geometrie, ma il vero elemento caratterizzante è il nuovo sistema SmartSense, pensato per aumentare sicurezza e visibilità in strada.

In questo articolo approfondiremo tutti i dettagli tecnici, ma prima date un’occhiata al video qui sotto, in cui vi parliamo anche delle prime impressioni su strada del modello di gamma media, ovvero la Synapse 2 RL:

Lo SmartSense è un sistema integrato di luci e radar posteriore alimentato da una batteria centrale collocata sul tubo obliquo. Il tutto comunica costantemente con il sensore Cannondale posto sulla ruota anteriore, che può essere associato all’app Cannondale.

Si tratta del vero elemento distintivo di tutti i nuovi modelli Synapse, tanto che il telaio è stato sagomato in modo specifico per lasciare spazio alla batteria centrale. La luce anteriore e quella posteriore sono firmate da Lezyne. Il radar posteriore, completo del suo display proprietario da applicare sul manubrio, non è altro che l’ormai noto Garmin Varia. Firmata Garmin è anche la batteria centrale Varia Core.

Il Varia posteriore, per chi non lo conoscesse, avvisa del sopraggiungere di auto o altri mezzi e lo fa con colori diversi in base alla velocità. Le informazioni possono essere visualizzate sul display fornito di serie, oppure sul telefono o su ciclocomputer compatibili (non necessariamente Garmin). Quest’ultima, a nostro avviso, è l’opzione migliore, perché permette di smontare il display aggiuntivo, rendendo il cockpit più pulito.

Per sfruttare al massimo le potenzialità del sistema è utile scaricare l’app Cannondale, che permette di personalizzare alcune opzioni: si può scegliere se accendere entrambe le luci, solo l’anteriore o solo la posteriore, si può attivare la funzione stop (con la luce posteriore che aumenta di intensità quando si rallenta), si possono personalizzare avvisi e funzionalità del radar. Per entrare più nel dettaglio, QUI trovate tutte le informazioni relative allo SmartSense.

Il sistema può essere acceso tramite l’App oppure tenendo premuto per 2 secondi il pulsante posizionato sulla batteria. In alternativa, la soluzione più rapida è quella di impostare l’avvio automatico: in questo caso sarà il sensore sulla ruota ad avviare il sistema appena rileverà il movimento della bici. 

Al momento, per i modelli distribuiti in Italia non è previsto il lampeggio per le luci, che funzionano solo in modalità fissa. Si tratta di un limite non banale, poiché riduce l’autonomia della batteria centrale: la durata rilevata (che corrisponde a quella dichiarata) con il radar attivo ed entrambe le luci accese è di circa 2 ore 45’. Resta comunque un sistema molto interessante, soprattutto ora che il nuovo codice della strada italiano ha introdotto l’obbligo delle luci in tutte le condizioni di scarsa visibilità.

La batteria centrale funziona anche da power bank per dispositivi esterni e può essere ricaricata in modo completo in 3 ore tramite qualsiasi cavo USB-C.

Il sistema SmartSense completo (2 luci + radar) è montato di serie su tutti i modelli, ad eccezione della Synapse 3 L, dove sono previste solo le luci. Chi già dispone di un Garmin Varia Radar e di un buon impianto di illuminazione dovrà ovviamente ragionare sul da farsi. Forse, in quest’ottica, non sarebbe stata una cattiva idea proporne almeno un modello con SmartSense opzionale.

La nuova Cannondale Synapse è stata rivista in modo significativo anche per quanto riguarda le forme del telaio e alcuni dettagli costruttivi importanti. Il carro posteriore ora presenta i foderi alti ribassati e somiglia un po’ a quello della SuperSix Evo: una soluzione che permette maggiore flessione al tubo piantone e al tubo sella, soprattutto negli allestimenti con reggisella in carbonio. Da notare che per aumentare ulteriormente la visibilità la parte posteriore dei foderi alti è dotata di vernice rifrangente (foto sotto). La forma dei foderi bassi, invece, mantiene il design Save, con la parte centrale più sottile, per assorbire meglio le vibrazioni.

In termini di comfort, segnaliamo l’ampliamento del passaggio ruota massimo, che è passato da 32 a 35 mm (le gomme di serie sono tutte 700×30), e sulle 2 versioni di gamma più alta anche il manubrio Save. In base a quanto dichiarato da Cannondale, la nuova Synapse ha una capacità di assorbimento verticale migliore dell’8% rispetto al modello precedente.

Il tubo obliquo ed il tubo sterzo hanno una forma più squadrata, pensata per migliorare l’aerodinamica, mentre per aumentare la versatilità sono previsti punti di fissaggio aggiuntivi sul tubo orizzontale e sotto l’obliquo, oltre che la predisposizione per i parafanghi, strizzando l’occhio ai lunghi viaggi e al bikepacking leggero.

Concludiamo l’analisi dei dettagli costruttivi con tre scelte tecniche che non passano inosservate e che non seguono la moda, ma vanno all’insegna della praticità.

La prima riguarda il passaggio cavi, che è esterno su tutti i modelli. Esteticamente è una soluzione meno accattivante, ma sicuramente più semplice da gestire per utenti e meccanici.

La seconda è relativa al fissaggio sella, che vede il ritorno del classico collarino, anziché dei sistemi a scomparsa. Anche in questo caso, vale il discorso del punto precedente: meno bello esteticamente, ma più pratico e sicuro.

L’ultima è l’abbandono del movimento centrale BB30 per tornare al movimento filettato. Si tratta di una soluzione già proposta da altri brand negli ultimi anni, ma con Cannondale fa più notizia visto che è stata proprio l’azienda americana a introdurre il sistema BB30 e farne per anni il proprio cavallo di battaglia.

Il movimento filettato garantisce meno rumori, più longevità, ma soprattutto permette di montare gruppi Shimano completi, compresi di guarnitura, cosa che con il movimento BB30 non era possibile.

Anche le geometrie sono state riviste rispetto al modello precedente: si tratta di piccole modifiche, anche in questo caso orientate ad aumentare comfort e stabilità. Reach e stack sono rimasti praticamente invariati. Permettono una posizione più comoda rispetto alla SuperSix Evo, ma comunque non sono estremizzati verso il comfort e hanno un’impostazione piuttosto sportiva.

Le modifiche più significative rispetto al modello precedente sono due: la prima riguarda il carro posteriore, che ora è leggermente più lungo; la seconda interessa il tubo piantone, che sulla Synapse 2022 è un po’ più sdraiato.

Le geometrie, così come forma e laminazione dei tubi, sono specifiche per ogni misura del telaio, in modo da garantire un comportamento analogo su ogni taglia, a prescindere dall’altezza del ciclista.

Le misure disponibili sono 6 e qui sotto trovate la scheda dettagliata:

La nuova Cannondale Synapse è disponibile in Italia in 5 diversi allestimenti, tutti con telaio in carbonio, compresi tra 3.499 e 8.999 euro. Di seguito foto e dettagli dei vari modelli:

La nuova Cannondale Synapse è una bici progettata per il piacere di pedalare sulle lunghe distanze, da soli o in compagnia, ma sempre in modo comodo e in sicurezza. Di certo non è pensata per ottenere il massimo delle prestazioni e lo si capisce da tante cose: geometrie, peso, sistema SmartSense integrato.

Questa indole è ulteriormente accentuata dalla versione che abbiamo avuto in test (Synapse 2 RL), che può essere considerata di media gamma e prevede un gruppo Shimano Ultegra Disc meccanico e ruote Fulcrum in alluminio. Il peso è tutt’altro che contenuto, visto che parliamo di 9,4 kg, senza pedali, in taglia 56, comprensivo del sistema SmartSense.

In discesa e sullo sconnesso e super stabile e comoda, ma come era facile immaginare non è brillante sulle salite più ripide e non è un fulmine quando si vuole cambiare ritmo in modo repentino. Tuttavia, l’impressione dopo le prime uscite è che la “zavorra” sia costituita soprattutto dalle ruote, mentre il telaio risponda in maniera interessante, specie se paragonato ad altre bici della stessa categoria.

Per questo, nelle prossime settimane, sono curioso di provarla con ruote di gamma superiore e nel test di lunga durata vi parleremo di come (e se) cambia l’equilibrio tra prestazioni e comfort.

In ogni caso, i punti di forza rimangono la versatilità e la sicurezza, senza dimenticare l’affidabilità delle scelte tecniche effettuate. L’utente a cui si rivolge non è l’agonista, ma l’amante delle lunghe uscite, che vuole pedalare senza troppi patemi, su qualsiasi tipo di percorso e fondo stradale.

Per maggiori informazioni: cannondale.com

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