Come usare collanti ed ancoranti

2022-07-30 02:29:25 By : STEVEN XIE

L'utilizzo di collanti e ancoranti risolve moltissimi problemi. Dal fissaggio di mattonelle, l'unione di pezzi di legno o la semplice riparazione di oggetti. La tecnologia dell'ambito degli adesivi ha fatto negli ultimi decenni passi da gigante. Come si vedrà a breve, questi prodotti offrono vantaggi non indifferenti in determinati casi. Per quanto riguarda gli ancoraggi, saranno indispensabili per lavori specifici, come ad esempio il montaggio delle mensole o l'assicurare dei mobili alle pareti.

Esistono però casi in cui sarà possibile utilizzare solamente degli ancoranti meccanici, soprattutto quando si tratta di assicurare elementi che dovranno sostenere grossi carichi oppure essere molto resistenti. Degli esempi possono essere delle mensole, l'installazione di una superficie soppalcata per un garage oppure delle grate per finestre. In quest'ultimo caso specifico, è estremamente consigliato l'uso di un ancorante chimico che garantirà una resistenza estrema, sia alle sollecitazione che allo scorrere del tempo.

Entrando subito nel vivo del discorso ecco quali sono i vantaggi oggettivi dei collanti. Più nello specifico poi si andrà a vedere quasi sono i prodotti migliori sul mercato. In generale, però, questi sono vantaggi che tutti quanto i prodotti hanno in comune. L'uso dei collanti si distacca molto rispetto a quello meccanico degli ancoranti e verrà descritto un articolo apposito per non creare confusione.

Nella fase di incollaggio, oltre ad attaccare perfettamente due superfici, i collanti favoriscono anche la creazione di una barriera che proteggerà dall'acqua e dall'umidità. Oltre a questo, ugualmente proteggeranno da particelle più grandi di polvere e sporco. Non sarà, inoltre, assolutamente necessario procedere con un fissaggio meccanico della parte. Un esempio può essere il fissaggio del vetro di un orologio waterproff.

Quando si fora con un rivetto, un chiodo oppure una vite, indipendentemente dal materiale su cui si sta lavorando, il foro effettuato costituisce una sollecitazione e di conseguenza uno stress per l'oggetto. Visto che collanti e ancoranti agiscono direttamente sulla superficie, distribuirano il carico su tutta quanta la superficie disponibile.

Valido soprattutto per il metallo, materiale non facile con cui lavorare, questi prodotti forniranno una barriera per prevenire e ridurre la corrossione galvanica. Questo fenomeno si manifesta tra due materiali uguali ma esposti a condizioni differenti, oppure due materiali con differente nobiltà.

Gli adesivi, inoltre, sono capaci di incollare materiali normalmente molto difficili da fissare. Un esempio sono i materiali plastici con bassa energia superficiale, come la gomma siliconica.

Questi materiali sono viscoelastici, cioè hanno un comportamento che è una via di mezzo tra un fluido e un solido elastico. Questa loro caratteristica consente di assorbire vibrazioni, sollecitazioni e assorbire il rumore. Sono infatti particolarmente indicati quando si effettuano lavori di insonorizzazione.

L'assenza di viti e bulloni renderà l'aspetto del lavoro indubbiamente più ordinato e pulito, considerando la mancanza di polvere creata dal trapano. Pattex Millechiodi è un ottimo prodotto in questo senso. La tenuta extra forte consente di sostituire chiodi e viti, e di conseguenza si eviteranno buchi nel muro, facendo aderire perfettamente le superfici con un effetto ventosa. Un'applicazione particolarmente indicata per il prodotto Pattex è la posa dei battiscopa in maniera semplice e veloce.

Dal nome già si evince che un ancorante è un elemento che, applicato su una superficie esistente, permette di fissare un altro oggetto, resistendo alle sollecitazioni che questo gli trasmetterà. Esistono tre tipi di ancoraggi sul mercato:

Questi sono la base per fissare elementi alle pareti come mensole, quadri o per assicurare una libreria a una parete. Il funzionamento di questi ancoraggi è molto semplice. Un po' meno la scelta, che andrà effettuata in base al tipo carico da sostenere. Per acquistare quelli più adatti consigliamo la visione del seguente video. Per fissarli al muro, invece, basterà fare un buco nella parete con un trapano, controllando che il numero sulla vite Fisher corrisponda a quello della punta del trapano, per poi inserire il tassello. Avvitando successivamente la vite in acciaio, il tassello si espanderà all'interno del muro, permettendo una tenuta perfetta per piccoli e medi carichi. Indubbiamente, la marca migliore che garantisce ottime prestazioni è la famosissima Fischer specializzata in ancoraggi per l'edilizia. Prodotti di ottima qualità però li offre anche la Valex, che propone un kit da 360 pezzi con tasselli da 5, 6, 8 e 10 mm e viti da 3x30, 4x35, 4x40 e 5x50 mm. Una varietà così ampia sarà utilissima per farsi trovare sempre pronti per qualsiasi evenienza.

L'azienda vende sia kit piccoli, a partire da soli 8 pezzi, sia kit più grandi da quasi 400 pezzi, in modo da essere sempre pronti per qualsiasi evenienza.

Questi tasselli meccanici in acciaio servono per supportare carichi ben più elevati dei precedenti. Particolarmente adatti per essere utilizzati sia con il calcestruzzo fessurato che non fessurato, si distinguono dai precedenti modelli sopra descritti perché il meccanismo di tenuta si ha per accoppiamento geometrico di forma tra il foro sulla parete e il tassello. Risulta, quindi, essenziale che quando si andrà a realizzare il foro, bisognerà farlo dell'esatta dimensione indicata sulla confezione del prodotto. In caso contrario il tassello non farà presa, provocando non pochi problemi di tenuta. I bulloni di ancoraggio in acciao inox dell'azienda Chemofast sono senzaombraq di dubbio ipiù consigliati quando bisognerà assicurare carichi pesanti in totale sicurezza. Questo ancorante è particolarmente indicato per lavori su calcestruzzo (non incrinato) di grado C20/25 - C50/60. Infine il bullone di ancoraggio Chemofast è anche conforme con gli standard internazionali per la protezione antincendio (f£=-120).

Questi ancoraggi sono formati da una resina e un induritore (o catalizzatore). In commercio vengono venduti in tubi utilizzabili come cartucce per apposite pistole, al cui interno si trovano queste due sostanze in alloggiamenti separati.

L'ndurimento può avere tempistiche differenti a seconda del prodotto che si sta usando. Le resine possono essere di tanti tipi differenti e ognuna di esse ha funzionalità distinte.

Prodotto molto economico ma con un limite essenziale. Non deve essere utilizzato su calcestruzzo umido. Il rischio è che il processo di idrolisi alcalina potrebbe comprometterne la tenuta nel tempo. Il suo impiego è consigliato per il montaggio dei serramenti, lavori di termoidraulica, carpenteria leggera e applicazione su foratini.

Indubbiamente, rispetto al prodotto precedente la resina in epossiacrilato consente prestazioni migliori a discapito però di un prezzo decisamente superiore.

Resiste in maniera migliore al processo di idrolisi alcalina. È ideale quando viene utilizzata per fissaggi ad alta resistenza nelle costruzioni, inghisaggio chimico di ferri d'armatura per riprese di getti di calcestruzzo e carpenteria metallica.

Questo tipo di resina garantisce una resistenza meccanica ai massimi livelli ed è utilizzata per fissaggi strutturali nelle costruzioni, compresi gli ancoraggi dei ferri d'armatura per riprese di getto di calcestruzzo.

Anche la resina epossidica ha un'elevata resistenza meccanica e una migliore presa su fori eseguiti, anche di grandi dimensioni. Tra tutte le tipologie presenta il maggior tempo di indurimento. Grazie alla maggiore fluidità dell'ancorante che si adatta perfettamente a fori molto lunghi, è perfetta per fissare i ferri d'armatura.

Visto che l'utilizzo di questo tipo di ancorante è leggermente più complesso è meglio dedicare un paragrafo a parte. L'ancorante chimico serve per assicurare una barra filettata all'interno di una parete o qual si voglia superficie. Questo garantirà in assoluto la presa più solida possibile. . Il primo passo ovviamente, sarà quello di bucare la superficie con un trapano. Attenzione a fare un foro perfettamente dritto. Il buco dovrà avere un diametro di almeno un paio di millimetri superiore a quello della barra se non si utilizza una garza. Nel caso contrario utilizzare il medesimo diametro. Ora bisognerà procedere pulendo perfettamente il foro, soprattutto nel caso in cui si stia lavorando con le garze. I metodi sono due:

A questo punto, inserire la cartuccia nell'apposita pistola. La prima volta bisognerà far uscire l'ancorante prima di utilizzarlo, fino a quando il colore non diventerà omogeneo. Questo perché resina e induritore dovranno essere ben miscelati per funzionare al meglio. Quando il colore dell'ancorante diventerà grigio, dal bianco iniziale, sarà pronto per essere applicato. A questo punto il foro andrà riempito fino a circa la metà con l'ancorante chimico, quindi inserire la barra filettata nel foro e attendere che faccia presa. I tempi di indurimento, come accennato sopra, variano da prodotto a prodotto e saranno indicati sulle cartucce. Prodotto molto valido in questo senso è il tassello chimico Saratoga, ideale per uso sia professionale e che non. Questo ancorante chimico è stato qualificato con la marchiatura CE sia per calcestruzzo, sia per muratura, in che lo rende un prodotto decisamente flessibile.

Come si è visto sopra, gli usi dell'ancorante chimico nell'edilizia sono i più disparati. Oltre alle pose di armature però possono essere utilizzati in molti modi differenti:

È fondamentale, alla fine di ogni utilizzo, se l'ancorante non è finito, rimuovere l'ugello e utilizzarne ogni volta uno nuovo. Nel caso in cui dovessero finire è possibile acquistare antri senza bisogno di ricomprare un intero kit.

Conservare sempre in un luogo al riparo da forti fonti di calore e dai raggi solari diretti. Pulire infine l'apertura sulla cartuccia per evitare che l'alcorante si secchi rendendo difficoltoso l'utilizzo successivo.

Questo tipo di materiale risente moltissimo della temperatura esterna. In estate quando fa molto caldo le tempistiche di essiccazione risulteranno molto ridotte. Al contrario in inverno con il freddo umido si asciugherà molto lentamente. Con temperature al di sotto dei 5° C ne è assolutamente sconsigliato l'utilizzo perché non si asciugherà. Controllare sempre i tempi di essiccazione sulla confezione e programmare il lavoro di conseguenza. Una volta che l'ancorante si sarà indurito sarà impossibile spostare la barra filettata e correggere eventuali errori sarà veramente difficile! Attenzione, infine, alla propria salute! Le resine degli ancoranti chimici sono classificate come preparati Irritanti, sia per la presenza di perossido di benzoile nel catalizzatore sia per le caratteristiche della resina. È quindi fondamentale prendere visione delle informazioni di sicurezza presenti sulla confezione e provvedere a tutte le precauzioni del caso. Ovviamente, è essenziale proteggersi le mani, gli occhi e la pelle dal contatto diretto e indiretto con il prodotto.

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