Un trofeo a testa, gol a raffica e una sensazione di superiorità quasi imbarazzante. Bayern Monaco e Paris Saint-Germain hanno cominciato la nuova stagione con il piede schiacciato sull'acceleratore, mostrando di avere un potenziale enorme. Nulla di nuovo, se non fosse che i dominatori della Ligue 1 e della Bundesliga nell'ultimo decennio hanno trascorso un'estate piuttosto turbolenta, tra rivoluzioni societarie, cambi in panchina e casi di mercato. I tedeschi hanno sopperito alla partenza di Lewandowski facendo affidamento sull'imprevedibilità dei trequartisti e sulla classe di Sadio Mané. I risultati? Sensazionali: 5 gol al Lipsia in Supercoppa, 6 all'Eintracht alla prima di campionato, poi 2-0 al Wolfsburg e addirittura 7 reti in casa del Bochum. Venti in totale, una in meno dei parigini, che hanno praticamente già annientato i sogni di gloria delle rivali; troppa la differenza in termini di qualità e soprattutto di disponibilità economiche, è praticamente impossibile sperare in un nuovo miracolo stile Lilla. La dimostrazione della superiorità schiacciante è stata data proprio contro l'ex squadra di Galtier, demolita al Pierre-Mauroy con un eloquente 1-7. Prima era toccato a Nantes, regolato con un poker in Supercoppa, Clermont e Montpellier (5 reti a testa). Il nuovo corso è cominciato nel migliore dei modi e il tridente delle meraviglie sembra aver trovato l'intesa giusta, con Neymar in versione stellare e autore di sette reti e sei assist. Insomma, due delle cinque grandi leghe europee sembrano essere già ben indirizzate dopo appena tre giornate.