Sabato 30 aprile, è stata consegnata alla cittadinanza leonfortese la nuova piazza san Francesco di Paola. “Prendiamocene cura tutti , perché è di tutti” è l’invito del primo cittadino, che l’ha inaugurata “in pompa magna” con molti assessori e poco pubblico. La cittadinanza leonfortese apprezza molto questo tentativo di restyling e augura un’azione, decisa e vigorosa, anche per altre situazioni: la vie parallele al corso Umberto I, costellate di voragini, i rubinetti del cimitero e la villa Bonsignore . Scrive una cittadina: “Da tre mesi al cimitero di Leonforte, privo persino della figura del custode, la nostra preziosissima acqua sgorga malamente dalle fontanelle allocate in più punti per consentire il riempimento dei portafiori e la pulitura delle tombe dei nostri cari. Ho assistito in questi mesi alla scena di acqua che scorreva a fiotti e, parimenti, alla siccità totale. Tutto per qualche rubinetto privo di filettatura, “spanato” per dirla alla paesana. Ieri ho portato l’acqua da casa”. Leonforte ai leonfortesi, una pagina Facebook che attenziona il territorio, si interessa invece del caso villa Bonsignore, di cui Dedalo si è interessato qualche settimana fa. Si fa riferimento, nel post in questione, all’intervento che ha modificato in maniera irreparabile il parco-giardino di della villa, che è o dovrebbe essere un bene tutelato; da una sommaria ricerca sembrerebbe che l’azione di rimozione di alberi pericolanti o “velenosi” non avrebbe seguito l’iter normativo necessario. Non c’è stato alcun atto pubblicato nell’albo pretorio del comune ed è mancato anche il ricorso ai poteri extra ordinem in capo al sindaco. Chi amministra è sempre chiamato ad operare scelte seguendo le regole e soprattutto il buonsenso, quanto è stato fatto in assenza di una precisa programmazione e nel silenzio dell’opposizione in quale delle due categorie ricade?
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